Cosa è l’osteopatia?
È una medicina anatomica che tiene in considerazione tre aspetti della persona: l’aspetto dello spirito e dell’energia, l’aspetto psichico e l’aspetto fisico. Secondo il principio che la struttura (parte ossea, fasciale e sistema nervoso) governa la funzione (metabolismo degli organi, scambi biochimici) quando il “contenitore” subisce dei traumi fisici o delle intossicazioni anche il “contenuto” ne è alterato.
Per esempio quando si cade, battendo l’osso sacro, esso perde la sua elasticità e gli organi davanti che sono appesi come la vescica, l’utero o l’apparato genitale maschile possono infiammarsi (disfuzione somatoviscerale); al contrario un’intossicazione epatica può dare luogo non solo a cefalea, per reazione biochimica, ma può determinare tutta una serie di tensioni fasciali che si possono riflettere sul rachide cervicale e dare luogo a cervicalgie, ecco perché bisogna trattare il fegato, non il tratto cervicale.
In osteopatia la salute è un triangolo equilatero ai cui vertici ci sono la psiche con il sistema nervoso, l’apparato muscolo-scheletrico e fasciale e infine il metabolismo e gli scambi biochimici .Essi devono convivere il più possibile in equilibrio.
L’osteopatia è anche la lettura tramite il tocco manuale di quello che i tessuti esprimono. L’osteopata, attraverso la manipolazione, ristabilisce la comunicazione tra le diverse parti del corpo.
Quando si sconfina nella patologia vera e propria l’osteopata collabora con tutte le specialità mediche. L’osteopatia non è una medicina alternativa, ma bensì è una medicina complementare e soprattutto preventiva.